Parrocchie di Santo Stefano e San Leonardo
Casalmaggiore
Provincia e Diocesi di Cremona

nel Web sito DuomoCasalmaggiore
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Don Alberto Franzini e
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Antonio Lucotti
01 Marzo 2008

TAZEBAO

Una prima bussola per le elezioni
(Riceviamo dal Timone e volentieri pubblichiamo)


Adesso in Italia è tempo di campagna elettorale in vista delle elezioni politiche che si terranno il 13 e 14 aprile 2008. Come sempre accade in queste circostanze, molti ci chiederanno suggerimenti e noi stessi ci chiediamo quale sia il modo migliore di contribuire al bene comune del Paese in cui viviamo. La Chiesa cattolica ha sempre guardato con attenzione a questi momenti di grande importanza per il futuro dell’Italia. Sessant’anni fa, il 18 aprile 1948, scese in campo con determinazione, senza alcuna incertezza, per indicare agli italiani il dovere di opporsi con il voto al pericolo socialcomunista.
Oggi crediamo che l’insegnamento della Chiesa si esprima con altrettanta chiarezza, anche se con modalità diverse, per indicare agli italiani non per chi votare, ma per che cosa, per quali principi.
Il documento al quale facciamo riferimento rimane la Nota dottrinale della Congregazione per la dottrina della fede su alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, del 24 novembre 2002, firmato dall’allora card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione, oggi papa Benedetto XVI.
In tale Nota si invitano i fedeli a prendere ogni decisione politica tenendo presenti quei “principi non negoziabili che il Papa ha ricordato anni dopo, il 30 marzo 2006, incontrando i partecipanti a un Convegno promosso dal Partito Popolare europeo.
Essi sono principi precisi e hanno un ordine gerarchico altrettanto preciso, anche se naturalmente non esauriscono il bene comune di una nazione:
1. “Tutela della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del concepimento fino alla morte naturale”.
2. “Riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, quale unione fra un uomo e una donna basata sul matrimonio, e sua difesa dai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale”.
3. “Tutela del diritto dei genitori di educare i propri figli”.

“Questi principi – ha aggiunto papa Benedetto XVI – non sono verità di fede, anche se ricevono ulteriore luce e conferma dalla fede. Essi sono iscritti nella natura umana stessa e quindi sono comuni a tutta l’umanità”.

Noi li offriamo alla vostra meditazione così come si leggono dal testo del Papa, come criterio della scelta per le prossime elezioni. Non vi suggeriamo chi votare, ma per che cosa votare, cioè vi invitiamo a confrontare i programmi e le parole di chi chiederà il vostro voto con questi semplici e precisi “principi non negoziabili”. E vi invitiamo a farli leggere così come sono a chi, anche a voi, chiederà un consiglio, una indicazione, un suggerimento.


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