Parrocchie di Santo Stefano e San Leonardo
Casalmaggiore
Provincia e Diocesi di Cremona

nel Web sito DuomoCasalmaggiore
Progettazione contenuti:
Don Alberto Franzini e
Don Davide Barili
Progettazione e realizzazione Sito:
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Aggiornamenti:
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Responsabile "Chierichetti":
Francesco Salvatore
Responsabile "Fatti una risata":
Antonio Lucotti
30 settembre 2006

TAZEBAO


CHI SONO GLI INTOLLERANTI?




“Sono passati solo pochi anni da quando l’allora card. Ratzinger coniò la formula ‘dittatura mediatica’ per descrivere il fenomeno dell’intolleranza laica anticristiana sostenuta e amplificata dai mezzi di comunicazione di massa. Il pensiero va spontaneamente ai libelli e ai film che veicolano una forma anche laicamente deviata di secolarizzazione e l’aperto disprezzo del cristianesimo e della storia. Sotto queste espressioni di malintesa libertà si nasconde il prolungamento della vasta operazione culturale e politica che nega le radici cristiane dell’Occidente? In ogni caso, è legittima la reazione dei cattolici che non assistono passivamente alle calunnie versate a piene mani sulla loro fede e reagiscono chiedendo alla società aperta e liberale che celebra il pluralismo, di dare spazio e ascolto anche alle loro ragioni. Chiedendo soprattutto che le loro ragioni siano accolte e trattate con la tolleranza tipica della laicità, senza gli apriorismi gratuitamente offensivi del laicismo intollerante.
E’ stato giustamente notato che si sarebbe avuta una sollevazione a raggio mondiale se la campagna anticristiana fosse stata orchestrata contro la Shoàh o il Corano. Soltanto contro la fede della Chiesa è ritenuto legittimo l’esercizio regolare dell’intolleranza, di mancare cioè di rispetto, con l’ausilio di leggende esibite come argomenti storici, alle convinzioni, ai sentimenti, alle dottrine, alle speranze di una parte della popolazione, forse minoritaria, certo cospicua, dell’Italia e dell’Europa. E’ facile immaginare quel che sarebbe successo se, ad opera di cattolici, analoghe invenzioni fossero state escogitate per oltraggiare il ricordo di personaggi appartenenti proprio all’ambiente laico, per diminuirne il prestigio, per scalfirne il nome e disprezzarne il comportamento”.


Civiltà Cattolica, Editoriale,
5-19 agosto 2006









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