IL GREST 2007
Le scelte degli ultimi anni, le ultime novità e una delle tante riflessioni finali che è possibile fare
da "Ritrovarci": anno XXX - numero 4 - settembre 2007

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IL GREST 2007
Le scelte degli ultimi anni, le ultime novità e una delle tante riflessioni finali che è possibile fare

E' stato definito il grest dei record. E lo è stato. Il Grest 2007, che ha seguito il tema della musica (Musica Maestro: abbiamo un piano e sembra forte) proposto da alcune delle diocesi lombarde tra cui la nostra di Cremona, ha confermato la bontà delle scelte maturate nel corso degli anni dalla nostra parrocchia.
1. In primo luogo la collaborazione con altri sacerdoti e altre parrocchie (San Leonardo, Vicoboneghisio, Camminata e Cappella).
2. Quindi la scelta di accompagnare le famiglie nelle complicate esigenze di orario: i primi bambini sono accolti a partire dalle ore 7 30, gli ultimi sono congedati verso le 18 30 con la possibilità di venirli a ritirare, tuttavia, anche ad altri orari nel pomeriggio.
3. Poi la scelta di offrire il pranzo con l'impegnativo (anche per gli educatori) orario continuato
4. Il coraggio di proporre quote di partecipazione "adeguate" cercando di meritarsele con il servizio reso.
5. L'ampia gamma delle attività proposte nell'arco della settimana.
Ma a queste caratteristiche quest'anno si sono aggiunte altre particolarità non tutte programmate, più spesso suggerite dall'impatto con la realtà.
1. Gli universitari. Ci sono dei compiti delicati all'interno di un Grest di cui è ingiusto caricare i pur bravissimi adolescenti. Il momento dell'uscita dei bambini a mezzogiorno, ad esempio, è un momento critico in quanto occorre evitare che il bambino che deve fermarsi a pranzo prenda, invece, di sua spontanea volontà la strada di casa. Per queste e simili "faccende" il grest 2007 è riuscito a coinvolgere alcuni universitari i quali, pur nella tensione del mese degli esami, hanno offerto la loro preziosissima collaborazione.
2. La prima e seconda elementare. Il gruppo dei più piccoli si è infoltito e allora si è pensato di avere un occhio di riguardo proprio per loro. Soprattutto nel giorno della piscina. Di fronte alla giusta preoccupazione di alcune mamme, sono comparse in oratorio alcune piscinette gonfiabili. Un giorno, il grest si è addirittura triplicato: le medie all'acquapark delle Vele di Manerbio, le elementari a Viadana e i più piccoli a fare i giochi d'acqua nel cortile del Maffei.
3. Ostiano. E' stata una scoperta. E' una piscina un po' più lontana, un po' più cara… ma con qualche sacrificio ne è valsa la pena
4. Il mare. In collaborazione con gli oratori di san Giovanni e Solarolo ci è scappata perfino una gita al mare, a Cesenatico.
Per il futuro? Una riflessione tra le tante possibili. Emerge con il Grest il prezioso servizio sociale svolto nel territorio dagli oratori. Emerge ancor di più la vigliaccheria con la quale è stata avanzata da certi ambienti la proposta di far pagare l'ICI alla Chiesa. Io non so, esattamente, se l'ICI sia una tassa o una imposta; so solo che l'esenzione dell'ICI non è un privilegio ma un diritto sancito dalla legge; un diritto riconosciuto in considerazione del fatto che chi fa del bene alla comunità per la semplice passione di farlo va sostenuto; so anche che la legge che stabilisce tale diritto non menziona esplicitamente la Chiesa Cattolica e che anche altri enti godono di tale diritto (ad esempio i partiti e i sindacati. Solo che per partiti e sindacati non ci si sbaglia mai a parlare di privilegi). Capisco quindi che per gli oratori non si possa davvero parlare di aiuti di Stato ma semmai dell'aiuto che gli oratori danno allo Stato ma soprattutto alla società, alle famiglie e ai giovani.
Quando faccio il Grest, insomma, mi diverto, è vero. Ma so quello che sto facendo. Soprattutto non sto rubando nulla a nessuno come chi parla di privilegio vorrebbe supporre.
Don Davide


Perché Nabucco

Il tema del Grest era la musica, don Claudio studia canto lirico, il melodramma italiano dell'ottocento è ricco di trame e storie teatrali, Verdi è forse l'autore italiano più noto… tutti questi fattori hanno quasi condotto gli organizzatori del Grest 2007 a scegliere la storia del Nabucco (opera lirica di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera) per allestire lo spettacolo di fine giugno. Poi la provvidenza ha guidato le cose per il meglio facendo incontrare il progetto con un direttore appassionato verdiano e suscitando nelle corali delle nostre parrocchie un irresistibile voglia di… Va' pensiero. Così è stato da pelle d'oca vedere, davanti a più di 500 persone, i ragazzi del Grest con i loro educatori rappresentare la vicenda personale del re di Babilonia e la grande corale intonare il celebre coro degli Ebrei incatenati, l'aria Immenso Jeovah e la Vergine degli Angeli mentre don Claudio si esibiva prima al pianoforte con la sinfonia introduttiva e poi da solista nel Dio di Giuda.
Nel Nabucco è stato recuperato quel messaggio cristiano che l'oratorio sempre cerca di comunicare in tutte le sua attività, nel suo stile e nel suo metodo. Così il Nabucco non è solo la storia della deportazione di un popolo, della sua fedeltà in una terra straniera e della sua liberazione (che già è una bellissima vicenda). Nabucco è anche l'uomo di sempre che cade nel tranello di credere all'idolo, l'uomo che pensa a se stesso come ad un dio. Ma è pure l'uomo che sa rinsavire, che sa chiedere perdono e nella conversione abbracciare la vera fede.
Ed è davvero singolare in un'epoca in cui la musica è diventata soprattutto una vicenda commerciale da usa e getta essere riusciti a comunicare emozioni e messaggi attingendo al patrimonio musicale della nostra tradizione che ancora una volta si conferma essere tradizione profondamente religiosa.


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