"Un nuovo impianto termico solare all'avanguardia"
E' entrato quest'anno in funzione per il riscaldamento degli ambienti e la produzione d’acqua calda sanitaria, a servizio degli spogliatoi annessi al campo sportivo, alla cucina e agli altri servizi, dell’Oratorio Parrocchiale S. Stefano. Lo illustra il sig. Stefano Marsili, progettista del sistema
da "Ritrovarci": anno XXIX - numero 4 - ottobre 2006

Stefano Marsili


Un nuovo impianto termico solare all'avanguardia
E' entrato quest'anno in funzione per il riscaldamento degli ambienti e la produzione d’acqua calda sanitaria, a servizio degli spogliatoi annessi al campo sportivo, alla cucina e agli altri servizi, dell’Oratorio Parrocchiale S. Stefano. Lo illustra il sig. Stefano Marsili, progettista del sistema

La disponibilità di acqua calda è un’esigenza primaria in ogni casa e struttura moderna.
Lo sfruttamento dell’energia solare senza complicazioni e con la massima efficienza è stata la linea guida nella scelta del sistema da impiegare: ROTEX Solaris Sanicube.
Il nuovo sistema di accumulo funziona a scambio diretto con l’acqua del volano termico, l’eliminazione di un ulteriore scambiatore aumenta notevolmente il rendimento del sistema anche con scarsa insolazione. I serbatoi tradizionali a causa della loro grande quantità di acqua stoccata unitamente all’impossibilità di un ricambio completo e alla bassa temperatura di accumulo sono estremamente vulnerabili ai fenomeni della legionella e inidonei a garantire l’igiene dell’acqua utilizzata. I serbatoi sono costruiti completamente in materiale sintetico. La parete interna e quella esterna sono realizzate in polipropilene (PP), l’intercapedine è riempita con poliuretano espanso altamente isolante. Con una temperatura media di 58 °C e una temperatura esterna di 20 °C le dispersioni sono di appena 82 W/h, pari ad un calo di appena 3,5 °C al giorno. Il fabbisogno di energia per riscaldare l’acqua sanitaria è quindi minimizzato. Al momento della messa in funzione il serbatoio viene riempito d’acqua, questa ha la sola funzione di volano termico e non deve mai essere sostituita. L’acqua del serbatoio viene inoltre riscaldata, attraverso uno scambiatore di calore metallico, con una caldaia pensile da kW 33 che provvede inoltre al riscaldamento degli ambienti serviti, con precedenza sul circuito sanitario.
Con un sistema di collettori di vario tipo, si è potuto limitare la potenza termica installata, grazie anche alla non contemporaneità dei vari locali serviti dall’impianto.
I serbatoi e gli scambiatori nei quali scorre l’acqua sanitaria sono costruiti con materiale sintetico e quindi esenti da corrosione. Non servono anodi sacrificali o altre protezioni anticorrosive. Lavori di manutenzione e pulizia sono ridotti al minimo.
L’impianto solare funziona in assenza di pressione per cui non servono vaso di espansione, valvola di sicurezza, manometro e scambiatore di calore con conseguente risparmio economico ed aumento della sicurezza di funzionamento. In caso di insufficiente insolazione o quando i serbatoi hanno raggiunto la temperatura richiesta le pompe si fermano e tutta l’acqua contenuta nell’impianto ritorna nei serbatoi stessi. Quando l’impianto non è in funzione non contiene acqua e quindi non serve antigelo. Un ulteriore punto a favore dell’ambiente!

Stefano Marsili


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