"Nel mio campo(scuola) c'è un tesoro"
Questa la scoperta del gruppo dei ragazzi dell'ACR che ora invitano i loro amici a entrare nella loro meravigliosa avventura. L'appuntamento è al sabato pomeriggio, in Oratorio dalle 15 alle 17
da "Ritrovarci": anno XXIX - numero 4 - ottobre 2006

Antonio Lucotti

Nel mio campo(scuola) c'è un tesoro
Questa la scoperta del gruppo dei ragazzi dell'ACR che ora invitano i loro amici a entrare nella loro meravigliosa avventura. L'appuntamento è al sabato pomeriggio, in Oratorio dalle 15 alle 17

“Con la parola Amicizia si indica un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. E’ considerato uno dei più importanti stati emozionali, dopo l’amore universale, alla base della vita sociale, perché fonte di collaborazione al benessere comune, aiuto e condivisione di momenti importanti”.
Queste sono le tre righe che riporta un noto vocabolario della lingua italiana. Un po’ freddina questa affermazione, ma comprendo le difficoltà degli autori a descrivere una cosa così grande. Lo dice persino anche un famoso proverbio che chi trova un amico trova un tesoro.
Ma perché ho fatto questa premessa, vi chiederete cari lettori. Semplice, perché solo con un esempio pratico si può spiegare un discorso così complesso che neanche i grandi a volte riescono ad interpretare.
I giorni 21, 22, 23 luglio, l’ACR ha voluto chiudere il proprio anno alla grande, organizzando una gita a Temù, paesino a pochi passi dal Tonale. 14 bambini, 7 aduli ed un prete armati di cuoca (ah grazie mille mamme Anna e Simona) e bagagli hanno trascorso tre giorni all’insegna della condivisione, della preghiera e del divertimento. Per molti era la prima esperienza, tre giorni bellissimi vissuti intensamente senza genitori e in compagnia degli amici che per un intero anno hanno partecipato al cammino dell’ACR. Tre giorni di festa, ma anche di piccole fatiche quotidiane come le gite, le pulizie di casa ed i turni per curare il refettorio. Chissà come hanno affrontato queste avventure i nostri piccoli eroi? (Domanda più che legittima per i più curiosi) Bene, mi sono stupito anch’io: i maschietti che aiutano le femminucce a portare gli zaini durante le gite, i lupi mannari, i bianconigli e le cavallette che col sorriso sulle labbra apparecchiavano la tavola della mensa e ripulivano le stanze per l’ispezione. Robe da matti se penso ai molti bambini che stanno davanti alla televisore per delle ore!!! Devo fare i complimenti a tutti 14, questo sì è che spirito di gruppo! Adesso basta con gli elogi, se no va a finire che questi baldi giovani si montano la testa e concludo che presto saremo pronti per ripartire con nuove iniziative (tenetevi pronti che vi aspetto numerosi) e chissà, magari con un campo estivo più duraturo, da trascorrere sempre in Amicizia.

Antonio Lucotti


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