"GIA’ SCIOLTA LA LEGA DEI GENITORI"
15 minuti per spegnere un’idea
da "Ritrovarci": anno XXVIII - numero 4 - dicembre 2005

 

GIA’ SCIOLTA LA LEGA DEI GENITORI
15 minuti per spegnere un’idea

Si è svolta in data 31 novembre u.s. la prima ed ultima assemblea della già defunta “Lega dei genitori” promossa su queste pagine lo scorso mese con lo scopo di creare gruppo tra genitori interessati a dare risposte convincenti e forti alle pressanti richieste dei figli.
A tale assemblea erano presenti tutti i soci nel numero di 1 (uno, sic!). Infatti, il solo signor Alcibiade aveva dato la propria adesione all’iniziativa. Ecco un estratto dal verbale della riunione.

Oggi, 31 novembre eccetera eccetera, alle ore eccetera eccetera, alla presenza di eccetera eccetera, si è tenuta la prima riunione ordinaria della “Lega dei genitori”. Presenti tutti i soci (il solo Alcibiade ndr), non si è fatta molta fatica a scegliere presidente, segretario, verbalista, eccetera eccetera.
Al primo punto dell’ordine del giorno si è analizzata la scarsissima adesione alla proposta adducendone le cause: pochi leggono “Ritrovarci” oppure leggendo “Ritrovarci” saltano la pagina dell’Oratorio; la proposta della Lega non è stata trovata valida o realizzabile per l’inconsistenza della questione o perché ciascun genitore si ritiene in dovere di sbrigarsela da sé.
Omissis.
Alcidiade interviene nello spentissimo dibattito dichiarandosi ostinatamente convinto della necessità che i genitori facciano gruppo. Rileva, non contraddetto da nessuno, il vuoto dei valori trasmessi dalla televisione, tanto dai soloni lenti quanto da quelli rock, dalle isole dei famosi e da quelle degli sconosciuti, eccetera eccetera.
Sempre nel suo lungo intervento, Alcibiade sostiene che nessuno se non la famiglia deve educare ma rileva (che esagerato) che moltissime famiglie si sono allineate al sistema e non si impongono più.
Conclude dicendo che l’unica speranza è che 1 o 2 o magari (che esagerato) addirittura 3 famiglie ricomincino, si riapproprino della propria identità cristiana, che non abbiano paura a dover comandare più della scuola, più della società sportiva, più della palestra, dello stato e della (per par condicio) parrocchia, perché sono loro i titolari dell’educazione eccetera eccetera, e rifiutando e contestando le bugie dei testi scolastici, il consumismo, il laicismo, il conformismo, ecceterismo, ecceterismo, infine ricomincino a recitare il rosario dopo cena e a mandare i figli a letto alle 21 senza il quarto televisore familiare in stanza.
Perché nessuno ha la ricetta per educare i figli. Ma ci sono scelte errate dei genitori che espongono i figli a suggestioni pericolose. Se educare un figlio fosse come cucinare un risotto, certe scelte dei genitori equivarrebbero ad aggiungere, come esperimento, un bicchiere di petrolio a metà cottura del suddetto piatto: la certezza di rovinare tutto non c’è; l’alta probabilità sì.
Dopo l’intervento del sig. Alcibiade si fa silenzio nella sala. Nessuno dice nulla.
Omissis.
All’unanimità, alle ore 21 15 la seduta è tolta.

A nome dei lettori ci sentiamo di ringraziare il sig. Alcibiade per il coraggio mostrato.


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