Il Papa: "Famiglia vangelo dell'oggi"
A conclusione dell'Incontro mondiale delle famiglie a Manila Giovanni Paolo II, in collegamento video, ribadisce la centralità del matrimonio e il valore della famiglia per la Chiesa e per la società
da "Ritrovarci": anno XXVI - numero 2 - aprile 2003

di Giovanna Pellizzoni

Si è tenuto, dal 23 al 25 gennaio scorso, l'Incontro mondiale delle famiglie cristiane. Relazioni teologiche, racconti di esperienze, celebrazioni liturgiche hanno scandito l'assemblea composta da oltre mille delegati provenienti da tutto il mondo. "Viviamo in un tempo - si legge nel messaggio finale - in cui i problemi come il terrorismo, la guerra, la fame, generano un senso diffuso di paura che è anche dentro le nostre case. Ma la famiglia può essere la Buona Notizia in grado di vincere questa paura". Il messaggio formula richieste ben precise. Ai politici è chiesto di "difendere e promuovere la vita dal suo concepimento fino alla morte naturale", e nello stesso tempo di adoprarsi concretamente "per una giusta distribuzione delle risorse nella società". Demografi ed economisti sono invitati a "dire la verità sulla questione della crescita della popolazione". Ma c'è una richiesta anche a vescovi e parroci: "La famiglia sia una priorità; non si stendano più piani pastorali che non guardano a questo punto di riferimento".
A chiusura dei lavori, il Papa si è collegato via satellite e ha rivolto ai delegati il suo atteso discorso. "Patrimonio dell'umanità". "Missione sublime". "Tesoro meraviglioso". L'anziano Papa da fondo agli aggettivi che esprimono la bellezza per parlare della famiglia. E lo fa attingendo a una sapienza maturata - come lui stesso racconta - non da una riflessione astratta, ma da una condivisione di vita con tante coppie di sposi iniziata fin dai primi anni di sacerdozio a Cracovia e proseguita in ogni angolo del mondo durante questi 25 anni di pontificato. E' stato un messaggio interamente in positivo quello che Giovanni Paolo II ha affidato alle famiglie del nuovo millennio. Quasi a suggerire che non bastano le lamentazioni per riportare la famiglia al centro della società. "Coniugi cristiani - ha detto il Papa - nella vostra comunione di vita e di amore, nel vostro dono reciproco e nella accoglienza generosa dei figli, siate in Cristo luce del mondo. Accogliete pienamente, senza riserve, l'amore che nel sacramento del matrimonio Iddio vi dona per primo e con il quale vi rende capaci di amare. Rimanete sempre ancorati a questa certezza, la sola che può dare senso, forza e gioia alla vostra vita: l'amore di Cristo non si allontanerà mai da voi".
Non si tratta di un amore qualsiasi. "La grazia che avete ricevuto nel matrimonio e che permane nel tempo - ha continuato il Papa - proviene dal cuore trafitto del Redentore, che sull'altare della Croce si è immolato per la Chiesa, sua sposa, andando incontro alla morte per la salvezza di tutti". E' una misura alta, quella che il Papa ripropone, non sempre facile da realizzare. Giovanni Paolo II cita espressamente le insidie, le tensioni, le stesse sofferenze che possono nascere dentro la vita di coppia. Ma c'è una parola particolare di speranza per chi è in difficoltà: il primo miracolo di Gesù è un segno di vicinanza a due sposi che sperimentano proprio una di queste situazioni. "Nel vostro cammino non siete soli - ha detto il Papa -. Con voi è sempre presente e operante Gesù". Forti di questa certezza sarà più facile far riscoprire al mondo la centralità di questa esperienza umana. "La famiglia fondata sul matrimonio - ha ammonito il Papa - è patrimonio dell'umanità, è un bene grande e sommamente apprezzabile, necessario per la vita, lo sviluppo e il futuro dei popoli. La famiglia, quale formatrice per eccellenza di persone, è indispensabile per una vera ecologia umana".
Una verità che è anche responsabilità. "Raccomando a voi, care famiglie cristiane - ha continuato Giovanni Paolo II - di testimoniare con la vita di ogni giorno che, pur tra tante difficoltà ed ostacoli, è possibile vivere in pienezza il matrimonio come esperienza colma di senso e come 'buona notizia' per gli uomini e le donne del nostro tempo. Siate protagonisti nella Chiesa e nel mondo: è una necessità che sgorga dallo stesso matrimonio che avete celebrato, dal vostro essere chiesa domestica, dalla missione coniugale".
E' un compito che passa attraverso una strada precisa. "Cari sposi cristiani - ha concluso il Papa - non dimenticate che la preghiera in famiglia è garanzia di unità in uno stile di vita coerente con la volontà di Dio".
Infine l'annuncio del prossimo appuntamento: il quinto incontro mondiale delle famiglie si terrà a Valencia, in Spagna, nel 2006.
Per noi, famiglie cristiane di Casalmaggiore, le parole del Papa sono di incoraggiamento e di stimolo a non cedere mai alla paura e alla viltà, a non sentirci mai spiazzate dalla mentalità dominante, ma a rinnovare ogni giorno l'amore di Gesù per noi, che si fa visibile dentro la Chiesa e negli autentici rapporti di amicizia con le persone e le famiglie che ci è donato di incontrare.

Giovanna Pellizzoni



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