BASTA CON LE DEMONIZZAZIONI RECIPROCHE



Caro direttore, riprendendo il bel commento di Rosso Malpelo alle dichiarazioni di Leopoldo Elia apparso su Avvenire di domenica 14 novembre, aggiungo che non solo tutti i vescovi ma anche non tutti i parroci, e soprattutto non tutti i fedeli delle nostre parrocchie stanno dalla parte dove è schierato Leopoldo Elia. E' un bel problema per noi, parroci d'oggi. Se predichi sulla giustizia sociale, sull'impegno per la pace, sulla salvaguardia del creato, sei di sinistra e sei "politicamente corretto". Quando cominci a difendere anche la vita degli embrioni, la famiglia fondata sul matrimonio, la libertà educativa, il principio di sussidiarietà, allora sei di destra, berlusconiano, conservatore. Non se ne può proprio più di questa ristrettezza di visioni. Appare strano che, soprattutto quei cattolici che hanno sempre invocato il pluralismo e quindi l'autonomia delle scelte politiche - pienamente accolta anche dal Concilio Vaticano II - oggi siano forse i più critici a considerare legittima la presenza dei cattolici in uno schieramento diverso dal proprio. Insomma, basta con le demonizzazioni reciproche fra cattolici. Educhiamoci s scelte di campo anche contrapposte e sui temi che ci devono stare a cuore impariamo a stare più uniti


Don Alberto Franzini
Parroco di Casalmaggiore
Avvenire, venerdì 19 novembre 2004

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