Dal

MISSALE ROMANUM
(ex decreto Sacrosancti Oecumenici
Concilii Vaticani II instauratum
Auctoritate Pauli PP. VI promulgatum
Ioannis Pauli PP. II cura recognitum
Anno Domini MMII)

ORDO MISSAE

Parrocchia di Santo Stefano
Casalmaggiore 2005
48

 


Si riporta qui solo l'introduzione al presente fascicolo in quanto il documento è fotocopiato dal Missale Romanum

Sempre più di frequente capita di trovarsi, con i fedeli della parrocchia, nella basilica di San Pietro in Vaticano o a Lourdes o in qualche altra assise di carattere internazionale e di partecipare alla liturgia eucaristica celebrata, per ovvii motivi, in lingua latina.
E succede che i nostri fedeli avvertano il disagio: non della lingua latina, ma della loro forzata estraneità a tale lingua, perché nelle nostre parrocchie non si celebra più nella lingua che è stata per tanti secoli - e lo è tuttora, sia pure con l' opportuna introduzione anche delle lingue moderne - la lingua universale della Chiesa cattolica. Il Concilio Vaticano II, per venire incontro alle esigenze dei fedeli, ha ritenuto utile l'uso delle lingue volgari, ma ha anche affermato che "l'uso della lingua latina, salvo un diritto particolare, sia conservato nei riti latini" (Sacrosanctum Concilium, n. 36). La stessa legislazione canonica ha codificato tale richiesta dei Padri conciliari. Recita infatti il can. 928 del Codice di diritto canonico: "La celebrazione eucaristica venga compiuta in lingua latina o in altra lingua, purchè i testi liturgici siano stati legittimamente approvati".
E' sembrato quindi opportuno pubblicare questo "Ordo Missae" per i fedeli, affinché - almeno qualche volta durante l'anno e nella liturgia feriale - si possa celebrare in lingua latina, lasciando ovviamente l'uso della lingua italiana per la proclamazione delle letture della messa.

Don Alberto Franzini


Casalmaggiore, 3 giugno 2005
Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù